Credito su pegno

Erogazione del credito

Il credito su pegno è una forma di finanziamento tanto antica quanto attuale che consente di ricavare da beni di valore un’immediata erogazione di credito a prescindere da un giudizio di meritevolezza del pre­sentatore.
Oltre alla prontezza dell’erogazione ha l’indubbio vantaggio di conservare la proprietà del bene, senza pri­vazione con vile deprezzamento e soprattutto con la possibilità di riscatto in ogni momento. L’intermediario, in conformità del regolamento,  eroga su costituzione in pegno dei seguenti beni:

  • oggetti d’oro, d’argento, platino

  • palladio in lingotti e/o barre

  • monete

  • gioielli

  • argenteria

  • diamanti, pietre preziose quali rubini, smeraldi, zaffiri, sia singolarmente che incastonate in gioielli

  • pietre semi preziose, se utilizzate nella realizzazione di monili

  • orologi di marca in oro, platino, palladio, acciaio ed oro ed anche in acciaio, purchè di marche note e riconosciute

L’istruttoria è rapida e veloce, è infatti sufficiente esibire un documento di identità in corso di validi­tà, il codice fiscale e l’oggetto da impegnare per ricevere l’erogazione nei limiti previsti dalla legge e previa perizia di stima.
All’atto della concessione del credito, l’intermediario rilascia una polizza che garantisce al portatore
il diritto di riscattare il bene
.
La durata dei prestiti varia da 3 mesi a 6 mesi rinnovabili per analogo periodo e fino ad un massimo di 72 mesi.


Riscatto dell’oggetto impegnato

Il proprietario dell’oggetto, presentando allo sportello la polizza ricevuta all’atto dell’erogazione, può ri­scattare il bene impegnato alla scadenza del prestito restituendo la somma ricevuta come finanzia­mento maggiorata degli interessi ed oneri concordati.

Il cliente è libero di riscattare anticipatamente il bene, anche prima della scadenza prevista, corrispon­dendo il denaro ricevuto e gli interessi maturati ed ogni altro compenso concordato. Non sono dovute commissioni ed oneri di sorta per l’estinzione anticipata.


Asta

In caso di mancato riscatto o rinnovo, trascorsi almeno trenta giorni dalla data di scadenza della polizza, l’intermediario venderà in asta pubblica i beni costituiti in pegno.

Fiducia e affidabilità

Come viene stabilito il valore del pegno

Il valore dell’oggetto dato in pegno viene stimato da un perito dell’intermediario e serve come base per determinare l’ammontare del prestito eroga­to.
In ogni caso la sovvenzione non potrà superare i 4/5 del valore nell’ipotesi in cui il bene presentato in pegno sia da considerarsi prezioso (gioielli, oro, ecc.), ovvero i 2/3 nel caso di altri beni (borse, quadri, ecc.)

A titolo esemplificativo: nell’ipotesi in cui venga presentata un anello del valore di l.000,00 euro il prestito non potrà superare l’importo di euro 800,00.

La durata prevista per legge va da un minimo di 3 mesi a un massimo di un anno.

Qui puoi fare una richiesta
di stima preventiva e non vincolante.

Valore ai vostri valori

Il credito su pegno o su stima assolve sì ad una forma immediata di credito, svincolata dal merito credi­tizio ma è anche uno strumento che consente di monetizzare – senza svenderli – i propri oggetti preziosi che possono costituire una fonte di immediata liquidità con la possibilità di riscattarli.

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